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Immagine del redattoreGabriele Mariani

Da cosa nasce l'esigenza di un retail leader coach?

Aggiornamento: 29 set 2023


Nasce dal cambio di paradigma del rapporto cliente/negozio e manager/collaboratore. Ma anche dalla necessità, a volte disattesa dalle grandi company, di passare da una visione di business orientata al solo profitto ad una sistemica orientata alla sostenibilità, al benessere e alla valorizzazione del personale.


Le coaching skills sono quel tipo di abilità trasversali derivate dal coaching (letteralmente "accompagnare" o "allenare") che permettono di ispirare il cambiamento, comunicare il maniera autentica ed efficace, aumentare le performance.


Ma vediamo meglio di che si tratta


 

Produttività, motivazione e leadership: lo stato attuale


Potremmo dire, senza cascare troppo in errore, che si parla da circa quindici anni di un rinnovo delle modalità di leadership all’interno del mercato Retail.


I grandi brand in affanno per la riduzione dell’afflusso clienti e i costi fissi in aumento, hanno lavorato moltissimo sulla produttività riuscendo a pulire sempre più il margine dagli sprechi.


Le persone in sede hanno acquisito più responsabilità di quante ne avessero in passato e quelle negli stores hanno visto l'ascesa della multi-competenza e della leadership by example.


Il fattore veramente differenziante per il successo dei team e dei singoli stores sono diventati i leader motivati dalla passione per il cliente e per il servizio, ecco perchè negli anni è aumentato il focus sul processo di selezione per reclutare in maniera più sicura chi avrebbe garantito questi valori.


Tuttavia la motivazione, si sa, non dura in eterno e va a diminuire in assenza di una serie di fattori sempre diversi da persona a persona ma raggruppati in alcune categorie (processo riscontrabile nel fenomeno recente della "Great Resignation").

La società di outsourcing Sd Worx (fonte: il sole 24h) ha stilato un vademecum nel quale identifica le strategie principali per contrastare i rischi legati alla perdita di motivazione che possono essere riassunti in:


- formazione continua dei propri dipendenti rispetto alle competenze specifiche di ogni persona

- la capacità di applicare una leadership inclusiva, tesa a valorizzare le capacità e l'unicità dei collaboratori

- goal setting pianificato e bonus di impresa

- stabilità economica


Se la motivazione non viene nutrita all'interno dell'azienda rischia di scemare fino al punto di creare notevoli disagi dovuti in primis al turn over delle risorse.


Alcune aziende hanno continuato a fare formazione è vero, ma senza preoccuparsi di trasferire vere competenze, a sfavore purtroppo di una formazione qualitativa della leadership dei top manager e anche del middle management.


La maggior parte delle grandi e piccole realtà del commercio al dettaglio, inoltre, sono rimaste sulla scia della leadership definita “command & control” ovvero: io dirigente chiedo a te collaboratore di raggiungere un obiettivo che ho già deciso. Poi controllo che risultati riesci a portare con il tuo team e ti valuto su quelli.

Questo tipo di filosofia è stata utile per uscire dall'approccio fordista, ma oggi è totalmente desueta perchè non permette ai collaboratori e manager di azienda di avere una visione personale e responsabile degli obiettivi del proprio perimetro di competenza.


Nell’ultimo anno però, grazie anche alla diffusione della cultura del coaching, dell'agile thinking e degli OKR (nuovo sistema di goal setting), sembra essere quantomeno cambiata la narrazione delle aziende sul loro futuro manageriale. Ecco perchè è sempre più frequente sentir parlare anche gli Store Manager di "leadership gentile", di approccio sistemico e inversione della piramide decisionale.



 

Le coaching skills


Le competenze del coach sono quanto di più interessante ci possa essere per chi è interessato allo sviluppo delle persone all'interno della propria azienda. Questo perchè sembrano rispondere a un'esigenza principale che è quella di avere in azienda non solo dei bravi professionisti ma anche degli ottimi esseri umani che ispirino le altre persone, che siano autentici e si muovano con senso di efficacia verso gli obiettivi aziendali.


Essere coach significa operare delle azioni di dialogo costanti nelle quali si riesce a rendere protagonista sia il cliente che il collaboratore nel processo esperienziale della vita del Brand.


Il coach in azienda allena sè stesso e gli altri per creare una cultura di valore dove si possa:

- Ascoltare attivamente

- Connettersi con sè stessi

- Essere coscienti della propria missione

- Stabilire fiducia

- Non giudicare

- Apprendere dalla propria esperienza

- Relazionarsi in maniera empatica

- Essere orientati sul proprio interlocutore


 

Ma cosa si intende per Retail Leader Coach?


Il Retail Leader Coach è l'ambasciatore della nuova filosofia del Retail per la crescita sostenibile dei team e il miglioramento continuo. E' la sentinella dei cambiamenti che avvengono nei negozi e tra i clienti, ha una visione per il suo o i suoi negozi che impatta positivamente su clienti e collaboratori perchè ampia e aspirazionale.


E' un leader "antifragile", per dirla come farebbe Nicholas Taleb nel suo libro "Antifragilità: prosperare nel disordine". Quindi risponde allo stress con consapevolezza e con la sua autenticità è d'esempio per tutto il team. Se gli imprevisti sono tempeste improvvise, lui utilizza quell'aria per il suo aquilone e trova il modo perché tutti possano trarne beneficio.


Ha un approccio inclusivo in primis con se stesso, in quanto il più grande lavoro che è chiamato a fare è verso un miglioramento costante delle proprie capacità e competenze mediante una lente di responsabilità consapevole. Per dialogare con clienti e colleghi allena costantemente la sua intelligenza emotiva in modo da non cascare nell'errore di negare le emozioni oppure esserne vittima.


Agisce per primo, si prende dei rischi e, se c'è da raccogliere i meriti, lo fa per ultimo mettendo avanti il team. Sa che non basta più chiedere di fare qualcosa alla sua squadra: serve il "come" farlo e la "relazione" con loro.

Conosce il coaching, è abile nel fare domande potenti che sono il vero strumento del non giudizio e dell'empowerment dei singoli. Chi domanda impara, chi afferma dice solo ciò che sa.


 

Chi non vorrebbe un leader così? A me piace pensare che siamo ancora in tempo per realizzare un mondo Retail con queste persone che guidano il cambiamento.


Per questo abbiamo realizzato il percorso Retail Leader Coach Academy (RLCA): è un percorso perchè è l'unico pensato esclusivamente per le aziende Retail su 15 mensilità divisi in tre livelli:


Store Leader Coach

Area Leader Coach

Corporate Leader Coach


Ogni livello prevede 3 giornate di aula full-immersion con teoria e pratica del coaching. Alla fine dell'aula vengono organizzate delle sessioni di pratica one-to-one con supervisione "in acquario" (quindi di fatto un'aula con i partecipanti) e altre modalità di interazione e apprendimento da gestire direttamente in azienda senza la presenza fisica del docente.


Il percorso è impegnativo perchè è pensato per portare risultati nella vita professionale dei manager e uno sprint nello sviluppo e benessere dei team. Per questo alla fine è previsto un esame che, se superato, da accesso ad un open badge (credenziale digitale che vale per sempre) e l'attestato firmato dai docenti.


E' un percorso che può (e deve) essere customizzato sulla realtà aziendale, sia nell'ottica delle tempistiche di erogazione che nella scelta del target dei partecipanti.


La scuola partner del nostro progetto è Abla Coaching e i docenti sono tutti qualificati e riconosciuti dalle associazioni nazionali di coaching.


Se ti sei rivisto nella descrizione del Retail Leader Coach, scrivici e conosciamoci e creiamo insieme la filosofia del nuovo Retail.



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